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Dinamiche della Città di Zora

Lorenzo Pandolfi, Tesi di laurea, Biennio di Musica Elettronica indirizzo Composizione audiovisiva Digitale. Relatore prof. Valerio Murat. La tesi si è concentrata sulla creazione di un gioco Audio-Driven in Realtà Virtuale. Lorenzo ha esplorato come il suono potesse migliorare l'esperienza immersiva dei giochi in VR. Il suo obiettivo era quello di spingere i confini del design tradizionale dei giochi integrando tecniche audio innovative. Il lavoro di Lorenzo ha mostrato il potenziale della combinazione di musica e tecnologia per creare ambienti virtuali coinvolgenti.

Questo lavoro di tesi costituisce un progresso significativo nel nostro lavoro di ricerca, successivo alla collaborazione con il Keiron Network. L'esperienza qui presentata si colloca all'interno di un processo avviato con la Mostra Ciacelli e mira a esplorare l'utilizzo della Realtà Virtuale nell'ambito espositivo per ampliare opere d'arte figurative preesistenti. Si è scelto di sviluppare un collegamento profondo tra diverse opere di Arturo Ciacelli, tracciando una linea narrativa che collega questa tesi con il lavoro svolto dal collega Walter Corneli, il quale ha selezionato opere stilisticamente diverse.

Il legame tra i due progetti si concretizza attraverso la creazione di una storia che unisce le due esperienze in modo coeso. L'esperienza inizia con l'utente all'interno dell'ambiente tridimensionale della sala al Palazzo Gottifredo, sede della Mostra. Qui, interagendo con una clessidra, l'utente viene trasportato attraverso un portale nell'esperienza sviluppata per questa tesi. All'interno dell'esperienza, l'utente si trova in un deserto con una struttura monumentale, attraverso la quale passando, accede a diverse ambientazioni, come una struttura particellare e una cittadina formata dagli edifici.

Ogni ambiente emette suoni armonici, ma l'utente può percepire suoni dissonanti quando volge lo sguardo in direzioni specifiche. Questi suoni sono associati alle "chiavi", che l'utente deve trovare seguendo indizi sonori direzionali. Una volta trovate, le chiavi vengono inserite in piedistalli, attivando un meccanismo di rotazione delle strutture presenti nella scena.

Il movimento delle strutture, controllato attraverso l'interazione con pulsanti, è correlato alla riproduzione di suoni, che transitano dinamicamente da consonanti ad inarmonici. Quando tutte le strutture sono allineate, si passa da uno stato di consonanza a uno di dissonanza, culminando in un evento finale simbolico. L'esperienza successiva, sviluppata dal collega, esplorerà la ricerca di stabilità e consonanza.

Al termine di entrambe le esperienze, l'utente ritorna alla sala nel Palazzo Gottifredo, dove trova le chiavi precedentemente trovate nel deserto. Questo svela che il primo livello di esperienza era in realtà avvenuto all'interno della clessidra, evidenziando un ciclo di instabilità e stabilità nella narrativa dell'esperienza.

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