Nautilus-shaped VR Auditorium
Matteo Tomasetti ha completato la sua tesi biennale in Musica Elettronica, specializzandosi in Composizione Audiovisiva Digitale. Il Professor Valerio Murat ha supervisionato la sua ricerca. La tesi di Matteo ha approfondito l'intersezione degli elementi sonori e visivi nella Realtà Virtuale. Ha esplorato modi innovativi per combinare musica e immagini per un'esperienza più immersiva. Il lavoro di Matteo ha contribuito a fornire preziose intuizioni nel campo della composizione musicale elettronica.
Il progetto pratico della mia tesi si focalizza sulla progettazione di un'esperienza di composizione interattiva ed immersiva all'interno del campo di ricerca dell'Audio-First VR. Questa esperienza si sviluppa in un Auditorium a forma di Nautilus progettato per la Virtual Reality e accessibile tramite HDM META Quest 2. Il Nautilus-shaped VR Auditorium è stato sviluppato dal team Keiron Lab tra marzo e aprile 2021 con l'intento di permettere la fruizione di opere audiovisive interattive e di musica elettronica in ambienti VR.
Per il mio progetto di tesi, ho creato un Acusmonium virtuale composto da 14 altoparlanti posizionati sul pavimento dell'Auditorium e da un set di 8 altoparlanti posti su un livello più alto, come illustrato nello screenshot allegato, per un totale di 22 diffusori. L'Acusmonium virtuale è stato progettato per accrescere la percezione multisensoriale del progetto e migliorare il senso di immersività.
Il fulcro principale di questo lavoro si concentra sull'interazione dell'utente all'interno dell'Auditorium virtuale. Questa interazione è fondamentale perché coinvolge direttamente l'utente nell'espressione musicale dell'esperienza. La composizione stessa è strettamente legata al comportamento dell'utente nello spazio dell'Auditorium. L'interazione dell'utente porta con sé una serie di funzioni strutturali che si adattano alla singola esperienza. Grazie alla libertà di movimento nell'Auditorium, l'utente può guidare la composizione, attivare diverse sezioni e scoprire vari elementi sonori nascosti, oltre a esplorare le varie traiettorie della spazializzazione del suono. Questo approccio mette la composizione in un contesto altamente flessibile, dove l'utente assume un ruolo centrale attraverso la sua partecipazione attiva.